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13 giu 2008
SENTENZA S.C.F.: UNA IMPORTANTE VITTORIA SINDACALE TARGATA ANDI



Siamo particolarmente soddisfatti della recente pubblicazione della sentenza allegata, redatta dal Tribunale di Torino, in merito all’annosa vicenda della richiesta di pagamento di un tributo da parte della Società Consortile Fonografici (S.C.F.) per la diffusione di musica di sottofondo negli studi dentistici.

La causa oggetto della sentenza è stata sostenuta da ANDI, che ringrazia il Socio dott. Marco Del Corso, per contrastare la richiesta di S.C.F. che, per tutelare i diritti dei produttori fonografici, agiva in giudizio, dopo avere rilevato con un’agenzia investigativa che nello studio del Collega veniva diffusa musica di sottofondo, affinché venisse dichiarato che l’utilizzo della musica da parte del medico costituisce comunicazione al pubblico soggetta a compenso ai sensi degli artt. 73 o 73 bis della Legge n. 633 del 22/04/1941 sulla protezione del diritto d’autore, con conseguente condanna del titolare dello studio al pagamento per ogni utilizzazione musicale compiuta nei dieci anni precedenti.

I produttori fonografici nello stesso procedimento intentato dinanzi al Tribunale di Torino, avevano cercato, senza riuscirci, di far sottoporre al vaglio della Corte di Giustizia Europea alcuni profili dubbi in ordine all’ampiezza delle nozioni di «comunicazione al pubblico» e di «messa a disposizione del pubblico» e se essi, in particolare, fossero tali da estendersi anche alle attività di uno studio professionale medico che diffonde musica nei locali ricevendo via etere un segnale radiofonico oppure utilizzando un supporto di suono e il relativo lettore.

Particolarmente significativa e ricca di positive conseguenze è l’affermazione del tribunale che, per escludere l’obbligo di versamento del compenso, ha ritenuto che lo studio odontoiatrico non è da considerarsi “luogo pubblico o aperto al pubblico”, intendendo luogo pubblico quello accessibile e aperto a tutti  (per esempio un ospedale, un bar, un supermercato, un ristorante, una sala da ballo, una festa di beneficenza, una azienda sanitaria locale), mentre lo studio privato ha pazienti che accedono non in modo indifferenziato ma, in genere, su appuntamento e comunque previo consenso del medico.

La sentenza influenzerà positivamente l'esito di altre cause pilota contro S.C.F., tra le quali quella che vede direttamente coinvolto anche il Presidente Nazionale della nostra Associazione.

La Segreteria Sindacale e l'Ufficio Legale di ANDI stanno analizzando le possibili ricadute della sentenza sia in ambito delle procedure autorizzative degli studi odontoiatrici, sia per altri aspetti relativi a pagamenti di tributi.

La Segreteria Sindacale Nazionale.




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