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27 mag 2014
Il Codice Deontologico, per il presidente ANDI Gianfranco Prada, un utile strumento per la professione. Ora lavoriamo sui regolamenti.


Soddisfatto per l'approvazione del nuovo Codice Deontologico il presidente nazionale ANDI Gianfranco Prada, che ricorda come siano stati recepiti gli
obblighi di legge rivolti principalmente alla tutela delle persone assistite (in tema soprattutto di formazione continua ed assicurazione obbligatoria) ed introdotte importanti norme che andranno a meglio regolare la professione di odontoiatra in quanto libero professionista.
"Lo giudico un passo importante ed utile alla professione", ci dice il presidente Prada ricordando come siano stati recepiti molti degli elementi proposti anche dall'ANDI, grazie al continuo e positivo rapporto con la CAO nazionale e la componente medica della FNOMCeO, in particolare nei passaggi sull'abusivismo, il prestanomismo e le  direzioni sanitarie delle strutture.
"Il testo contiene chiarimenti e positività che possono contribuire a rendere l'esercizio della professione più trasparente anche nel rapporto tra iscritto ed Ordine stesso".
Tra gli  aspetti positivi  il Prada indica quello sugli obblighi e le responsabilità del direttore sanitario ed il fatto che un iscritto non potrà più "dirigere" svariate strutture. "Viene indicato chiaramente, come ANDI aveva chiesto, che il direttore sanitario non può seguire più strutture, introducendo il divieto di assumere incarichi plurimi, incompatibili con le funzioni di vigilanza attiva e continuativa".
Aver rafforzato i doveri dell'iscritto verso la prevenzione del prestanomismo e il favoreggiamento all'esercizio abusivo della professione, per il presidente ANDI, è un'ulteriore presa di distanza da chi svilisce la professione favorendo l'illegalità e mettendo a rischio la salute del paziente. 
Tra i passaggi positivi include anche quello sulle sponsorizzazioni e patrocini da parte degli iscritti, che sono preclusi se finalizzati a favorire la commercializzazione di prodotti sanitari, ma che consentono di partecipare ad iniziative che hanno il fine della prevenzione e tutela della salute pubblica, anche se sono sostenute da aziende, come per esempio il Mese della Prevenzione Dentale ANDI. Tra gli articoli del Codice che per il presidente Prada potevano essere  meglio definiti, c'è quello sull'ECM, in quanto "avremmo voluto indicazioni di uniformità di comportamenti per i singoli Ordini provinciali, e maggiori riconoscimenti ed agevolazioni per i colleghi che si aggiornano", e quello sulle società tra professionisti".
"Ora lavoreremo per sensibilizzare la FNOMCeO nello stilare i regolamenti attuativi, quelli che guideranno i presidenti di Ordine e delle CAO nella concreta applicazione del Codice Deontologico, in particolare sui temi come pubblicità sanitaria, abusivismo, società  tra professionisti ed altri argomenti che interessano la professione odontoiatrica, in quanto massima espressione della libera professione in ambito sanitario".




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