Il mondo della professione odontoiatrica

ANDI Campania seleziona e pubblica per i propri iscritti notizie relative all’ambito odontoiatrico con specifici riferimenti a tematiche di carattere scientifico e professionale.
L’obiettivo di ANDI Campania è quello di divulgare informazioni puntuali e dettagliate al fine di fornire ai propri soci uno strumento di costante aggiornamento.



Notizie > ANDI Campania Torna all'elenco

21 dic 2016
Quando la notizia…non fa notizia


Domenica 18 dicembre in prima serata abbiamo assistito ad una delle tante comunicazioni che da tempo i media “usano” sul bene salute. Corrado Pasca in un servizio per “Le Iene” su Italia 1 ci ha spiegato che le otturazioni in amalgama sono altamente tossiche e possono addirittura causare la sclerosi multipla.
Si è portato ancora una volta all’attenzione generale la vecchia storia sulle “otturazioni al mercurio”, che fa sicuramente audience e notizia. Si è fatto passare il concetto che causano malattie terribili come la sclerosi multipla e che solo chi le rimuove con una procedura ben definita è esente da contaminare e/o venir contaminato da vapori di mercurio che provocano patologie invalidanti.
Già tempo addietro nella mia pratica da consulente in odontologia forense ho seguito il caso di un collega che occupandosi di omeopatia aveva addossato la responsabilità per una grave patologia di una giovane paziente alla presenza di otturazioni in amalgama, instillando nei genitori di quella paziente un forte sospetto nei confronti del proprio dentista, al punto tale da far rimuovere le otturazioni esistenti, provvedendo alla loro sostituzione e, ovviamente, citando per danni il dentista che, a detta del collega, aveva provocato seri danni alla salute della paziente. Come è finita? E’ finita che il sottoscritto, utilizzando tutti i dati che la letteratura scientifica ha messo a disposizione, oltre ai riferimenti legislativi del Governo Italiano, smontò la tesi secondo la quale le otturazione in amalgama presenti nel cavo orale della paziente fossero stata la causa della patologia di cui la paziente soffriva.
E allora mi chiedo a chi giova fare terrorismo psicologico e disinformazione sul bene più importante della persona: la salute? La risposta, che dovrebbe essere spontanea, è che fare notizia è sempre più difficile ed allora per attirare l’attenzione dell’utente si deve dare una “notizia forte”, così da fare share. A proposito lo share della trasmissione in prima serata su Italia 1 e stato del 10,45% per 1.940.000 spettatori secondo i dati Auditel, quindi non certo un grande share ma di sicuro la trasmissione ha raccolto l’attenzione per tutta la serata per lo meno degli addetti ai lavori. Non solo ma il tam tam dei social media ha come sempre amplificato la notizia determinando sempre più enfasi al punto tale da suscitare la curiosità dei pazienti.
Già dai tempi abbiamo assistito a trasmissioni dedicate al problema: nel 1997e successivamente nel 2002 ci sono stati servizi dedicati, al punto che fu coinvolta più volte anche la nostra Associazione con interviste ai Presidenti nazionali del momento, dove si ribadiva la necessità di non creare allarmismo in merito alla pericolosità e tossicità del mercurio presente nelle bocche di molti italiani, si confermava che non vi erano studi scientifici che provassero la correlazione tra la presenza di otturazioni dentarie con amalgama a base di mercurio e l’insorgere di patologie gravi come la sclerosi multipla.
Ma conosciamo, visto che siamo stati tacciati di “ignoranza”, se le otturazioni in amalgama sono tossiche? Sappiamo che la rimozione deve effettuarsi con procedure atte a evitare inalazione dei vapori piuttosto che ingestione di residui di otturazione?
L’amalgama d’argento è il materiale più largamente usato dai dentisti di tutto il mondo per il restauro dei denti posteriori. Si calcola che ogni anno nel mondo vengano eseguiti 500 milioni di restauri con questo materiale e 200 milioni nei soli Stati Uniti. L’amalgama d’argento si ottiene mescolando con il mercurio una lega composta da argento (65-75%), stagno (25-27%), rame (12-30%) e zinco (0-2%). Quando questi materiali vengono miscelati tra loro, si forma un materiale plastico facilmente condensabile e modellabile che indurisce completamente in circa due ore. Il mercurio, una volta legato agli altri metalli, è dimostrato essere stabile e liberato nel cavo orale in quantità assolutamente trascurabili per la salute.
In odontoiatria l’amalgama è usata con ottimo successo da più di un secolo come materiale da restauro per i denti cariati e negli ultimi vent’anni la sua qualità è molto migliorata, diminuendo la quantità di mercurio ed aggiungendo nuovi componenti che ne diminuiscono la corrosione all’interno del cavo orale.
Va detto che non esistono evidenze scientifiche in grado di stabilire in maniera univoca una correlazione tra amalgame d’argento e sclerosi multipla o con la comparsa di altre malattie autoimmuni.
Ad esempio la FDA, il massimo organismo sulla sicurezza di farmaci statunitense, ha dichiarato che questo tipo di otturazioni sono sicure per gli adulti e per i bambini al di sopra dei sei anni. La stessa cosa è stata ribadita In Italia: la normativa ancora vigente che è quella che il Ministero della Salute ha emanato con decreto del 10 ottobre 2001 a firma del Ministro Sirchia “Divieto di utilizzazione,importazione e immissione in commercio, sul territorio italiano degli amalgami dentali non preparati sotto forma di capsule predosate e precauzioni ed avvertenze da riferire nelle istruzioni per l’uso degli amalgami dentali posti in commercio in Italia.” Dove si stabilisce che:

Art.1

    è vietata l’utilizzazione, l’importazione e l’immissione in commercio sul territorio italiano degli amalgami dentali non preparati sotto forma di capsule predosate.

Art. 2.

    Le seguenti informazioni devono essere riportate nelle istruzioni per l’uso degli amalgami posti in commercio in Italia:
    a) stoccare le capsule di amalgama in un ambiente fresco e ventilato;
    b) lavorare in locali ventilati con rivestimenti non tessili decontaminabili;
    c) realizzare sempre sotto raffreddamento, aspirazione e isolamento del campo operatorio, la fresatura e la lucidatura dell’amalgama;
    d) condensare l’amalgama con i mezzi classici (condensatore manuale) e non utilizzare i condensatori ad ultrasuoni;
    e) non posizionare l’amalgama dentale in vicinanza di altri restauri metallici, al fine di evitare rischi di corrosione;
    f) evitare per prudenza la posa e la rimozione dell’amalgama in pazienti con allergia per l’amalgama, gravidanza, allattamento, bambini sotto i sei anni d’età, pazienti con gravi nefropatie;
    g) in caso di sopravvenute reazioni locali, in particolare di lesioni lichenoidi in vicinanza di un amalgama, o nei casi, sicuramente accertati, di allergia a tale materiale, è indicata la rimozione dell’otturazione.

Ed ancora ecco le indicazioni a livello della Comunità europea (si riporta l’Abstract delle prime pagine del parere “The safety of dental amalgam and alternative dental restoration materials for patients and users” richiesto dalla Commissione Europea al Comitato Scientifico SCENIHR):
La Commissione aveva presentato la richiesta di aggiornare il parere SCENIHR (Comitato Scientifico sui rischi sanitari emergenti e recentemente identificati) prodotto nel 2008 sulla sicurezza e le prestazioni sia dell’amalgama dentale che delle possibili alternative quali i compositi a base di resine, cementi vetroionomerici, ceramica e leghe d’oro al fine di valutare l’evidenza scientifica sulla potenziale associazione tra l’amalgama e le alternative possibili e gli effetti negativi per la salute, come le allergie e disturbi neurologici. Si premette che lo SCENIHR riconosce l’amalgama dentale come materiale da restauro efficace ed è indicato per specifici restauri e che nell’Unione Europea si assiste attualmente nella cura della salute orale ad un passaggio dall’uso dell’amalgama dentale verso un maggiore uso di materiali alternativi. Tale riduzione è in linea con la preoccupazione per l’uso del mercurio, l’elemento metallico utilizzato in amalgama dentale, e con l’obiettivo generale di ridurre l’uso del mercurio all’interno dell’Unione europea. Il parere evidenzia inoltre come il posizionamento e la rimozione delle otturazioni dentali in amalgama produca nei pazienti un’esposizione transitoria di breve durata rispetto a quanto accade se si lasciasse intatta l’amalgama. Ed anche come non vi sia alcuna giustificazione generale per la rimozione ‘non necessaria’ di restauri in amalgama clinicamente soddisfacenti, tranne in quei pazienti con diagnosi di reazioni allergiche a uno dei componenti dell’amalgama. E’ chiaro tuttavia che, come per qualsiasi altro intervento medico o farmaceutico, debba essere usata cautela quando si consideri il posizionamento di un qualsiasi materiale da restauro dentale nelle donne in gravidanza. Il rilascio di mercurio durante il posizionamento e la rimozione delle otturazioni comporta anche l’esposizione del personale odontoiatrico e recenti studi hanno dimostrato come il personale odontoiatrico in generale, nonostante l’esposizione sia maggiore rispetto ai pazienti, non sia colpito da effetti negativi attribuibili alla esposizione al mercurio. Si sottolinea inoltre che anche i materiali alternativi hanno limitazioni cliniche e rischi tossicologici poiché contengono una varietà di sostanze organiche e inorganiche che possono causare reazioni chimiche all’interno della cavità del dente e dei tessuti molli adiacenti durante il posizionamento. Lo SCENIHR prosegue affermando che le attuali evidenze non precludono l’uso di materiali di amalgama o alternativi nel trattamento di restauro dentale. Tuttavia, la scelta del materiale dovrebbe essere basata sulle caratteristiche del paziente quali, tra l’altro, i denti primari o permanenti, la gravidanza, la presenza di allergie a mercurio o altri componenti di materiali da restauro. Lo SCENIHR conclude che vi è necessità di ulteriori ricerche, con particolare riguardo a: 1) valutazione della potenziale neurotossicità del mercurio proveniente dall’amalgama dentale e l’effetto dei polimorfismi genetici sulla tossicità del mercurio e 2) per espandere la conoscenza del profilo di tossicità di materiali da restauro dentali alternativi. Inoltre, è necessario promuovere lo sviluppo di nuovi materiali alternativi che abbiano un elevato grado di biocompatibilità.

Ed infine la Commissione Albo Odontoiatri nazionale a firma del suo Presidente Dott. Giuseppe Renzo non più tardi di ieri ha diramato un comunicato stampa dove: “In merito alle allarmanti note veicolate da un servizio trasmesso da un noto programma televisivo, corre obbligo, quale organo ausiliario dello Stato, di manifestare il grave rischio che, così come è successo per altre forme di generalizzazioni o per vere e proprie bufale, si possa scatenare un fenomeno contrario alle buone intenzioni che certamente animano gli stessi propositori”.

Non si può che condividere quanto il Dott. Renzo ha affermato, perché se è vero che il mercurio è tossico e come tutte le sostanze farmacologiche può avere controindicazioni, l’amalgama utilizzata come previsto dalla legge e dalle norme che raccomandano il suo utilizzo e la sua rimozione non ha determinato evidenze scientifiche tali da sconsigliarne l’uso, è altresì vero che non si può accettare l’idea che professionisti della salute, possano testimoniare, senza alcun suffragio scientifico e/o accademico, che l’uso dell’amalgama sia sconsigliata a tutti. Non si può accettare che esista una fetta di professionisti, contrari per principio a cure validate scientificamente. Mi viene in mente quanto accaduto nelle settimane scorse in merito alle vaccinazioni, dove si è creata una vera e propria campagna di comunicazione contro la somministrazione dei vaccini, ancora che c’è qualcuno che promuove la cura della salute mediante l’utilizzo di veleno di scorpione, infusioni di bicarbonato, superamento di presunti traumi psicologici, sino alla cosiddetta “terapia verbale”. Molte e fantasiose sono le pseudoterapie e le false cure che ciarlatani ma anche ex medici radiati dagli Albi propongono, al posto delle terapie scientificamente validate. La FNOMCeO ha già da tempo lanciato l’allarme su una situazione che è tanto più grave perché gioca sulle paure più profonde delle persone, rese fragili dalla malattia, e baratta false speranze con guarigioni che, affidandosi ai protocolli medici, sarebbero, se non certe, altamente probabili.

Noi professionisti della salute orale continueremo a promuovere il bene dei nostri pazienti utilizzando le tecniche ed i materiale scientificamente validati e che risolvono le patologie che affliggono i nostri pazienti.
Di sicuro ci saranno ancora ed in futuro trasmissioni che utilizzeranno il bene salute come notizia per fare audience.




AGENDA

la rete andi
andi
oris
fondazione andi
brain