Segreteria Culturale
La Segreteria culturale di ANDI Campania promuove e pianifica le attività di formazione e aggiornamento professionale delle singole sezioni provinciali.
L’organizzazione e il coordinamento di corsi ed eventi di carattere culturale rappresentano un obiettivo primario che rientra nel più ampio circuito delle attività di ANDI Nazionale e di ECM.
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ANDI Campania > Salerno
25 giu 2015
Odontoiatria e disturbi del sonno: prospettive professionali e terapeutiche
Giovedì 25 giugno, ore 20,30, sede ANDI Salerno incontro cordo FAD "Odontoiatria e disturbi del sonno: prospettive professionali e terapeutiche"
Relatori: Edoardo Bernkopf Crediti ECM: 7,50 Soci ANDI Gratuito
Descrizione:
I disturbi del sonno, pur conosciuti fin dall’antichità, hanno visto negli ultimi cinquant’anni un progressivo aumento di interesse. In particolare si è visto come i Disturbi Respiratori nel Sonno, e in particolare la Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (Obstructive Sleep Apnoea Syndrome - OSAS), inizialmente considerati in ambito neurologico, possono inserirsi nella patogenesi di molti quadri clinici, che rientrano nelle abituali competenze di varie specialità (Cardiologia, Endocrinologia, Urologia ecc.). Da qualche anno anche l’Odontoiatria è entrata a far parte del pool di specialità interessate, grazie all’efficacia che si è riscontrata nella terapia dell’OSAS per via occlusale, con l’uso di dispositivi intraorali (Oral Devices) nell’adulto e con il trattamento ortodontico nel bambino.
Un primo punto di forza della nostra specialità, forse fino ad oggi sottostimato, risiede nel fatto che ai dentisti del territorio accede prima o poi praticamente tutta la popolazione, e una gran parte vi accede almeno una volta l’anno. Il dentista può quindi assumere un ruolo strategico anche nello screening della patologia OSAS, potenzialmente più efficace rispetto ai centri specialistici del sonno, numericamente e operativamente di fatto impossibilitati ad affrontare un problema a così alta epidemiologia: il russare riguarda il 30% degli adulti, ma oltre i 60 anni può interessare il 60% circa degli uomini ed il 40% delle donne. Va sottolineato che il russare, anche se non raggiunge i parametri francamente patologici che configurano l’OSAS, costituisce motivo di disturbo del sonno del compagno di letto e dei famigliari.
Altro punto di forza dell’odontoiatria è dato dalle caratteristiche conservative, poco invasive e totalmente reversibili della terapia dell’OSAS per via occlusale. Si colloca filosoficamente a monte dell’adenotosillectomia del bambino e della roncochirurgia dell’adulto, ed è quindi potenzialmente in grado di evitare interventi invasivi. È compatibile con qualunque trattamento medico, che può peraltro contribuire a limitare nella prescrizione farmacologica. Per la conseguente sostanziale assenza di rischi biologici, oltre che per la maggior compliance da parte del paziente rispetto alle altre terapie proponibili, che la letteratura conferma, il trattamento dell’OSAS per via occlusale è destinato a crescere nell’attenzione degli specialisti.
Infine, una efficace terapia dell’OSAS può indirettamente fornire valido contributo terapeutico a tutta una serie di patologie correlate, spesso impropriamente confinate nei rispettivi ambiti specialistici: pneumologico, cardiologico, endocrinologico, neuropsichiatrico (si vedano in proposito i rispettivi capitoli). Inoltre la sonnolenza diurna e il calo di attenzione che l’OSAS favorisce è causa di un dimostrato aumento dei rischi di incidenti automobilistici e sul lavoro.
Per tutto ciò ANDI ritiene di fondamentale importanza che i propri associati trovino nell’attività culturale e scientifica dell’Associazione gli strumenti necessari alla conoscenza del problema, e li possano approfondire fino ad individuare un’area specialistica di “Odontoiatria del Sonno”.
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