Segreteria Culturale
La Segreteria culturale di ANDI Campania promuove e pianifica le attività di formazione e aggiornamento professionale delle singole sezioni provinciali.
L’organizzazione e il coordinamento di corsi ed eventi di carattere culturale rappresentano un obiettivo primario che rientra nel più ampio circuito delle attività di ANDI Nazionale e di ECM.
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ANDI Campania > Salerno
05 mar 2012
Il trattamento del difetto intraosseo: approccio conservativo
05 MARZO ore 18.00 21.00 Sala Conferenze “O. Acquaviva” Sede ANDI Salerno
Il trattamento del difetto intraosseo: approccio conservativo Scarica brochure.pdf
Relatore: Dott. Guerino Paolantoni
Dott.Guerino Paolantoni, nato a Roma il 29-5-1966. Laureato con lode, nel 1989 in Odontoiatria e Protesi Dentaria, presso l'Università Federico II di Napoli.Dal 2005 è socio attivo della SIDP e Membro della Commissione Editoriale SIDP.
Dal 1989 al 1994 ha frequentato il reparto di Protesi della suddetta facoltà diretto dal Prof. N. Zarone .
Docente al corso di Perfezionamento negli anni accademici 2006-2007 e 2007-2008 in Chirurgia Orale dell'Universita' degli Studi " G. D'Annunzio" di Chieti.Docente al corso di Perfezionamento in Chirurgia Implantare nell'anno accademico 2007-2008 dell'Universita' di Bari.
Docente presso la scuola di Specializzazione in Chirurgia Odontostomatologica della Facolta di Medicina e Chirurgia dell'Universita' di Napoli Federico II, dall'anno accademico 2007-2008.Docente al corso di Laurea in Igiene Dentale dell'Universita' La Sapienza di Roma, Polo Pontino, nell'anno accademico 2007-2008.Docente in " Tecniche chirurgiche per l'estetica in chirurgia orale ed implantologica " presso l'Universita' di Pisa nell'anno accademico 2010-2011Dall'anno accademico 2005 Docente al corso di Perfezionamento in " Chirurgia Orale Ambulatoriale " del Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo-Facciali dell'Università di Napoli "Federico II
Abstract
La chirurgia conservativa occupa un ruolo di primaria importanza nell’ambito delle opzioni terapeutiche a disposizione del parodontologo vista la sua relativa frequenza di utilizzo.
Le chirurgie con conservazione tissutale hanno come scopo l’accesso alle superfici radicolari con nessuna o minima resezione di tessuto gengivale allo scopo di ottenere una detersione elevata della superficie radicolare e pertanto una rimozione dell’agente eziologico della malattia.
Il termine chirurgia conservativa parodontale raggruppa un insieme di lembi tecnicamente differenti in termine di esecuzione e performance, caratterizzati da nulla o minimale resezione dei tessuti molli e nessun rimaneggiamento chirurgico attivo del tessuto osseo.
Possiamo cioè riconoscere due tipologie di tecniche conservative: le chirurgie con conservazione tissutale totale ( es. Lembi d’accesso ) e le chirurgie con resezione tissutale minima ( es. Lembo di Widman modificato ).
Il difetto intra-osseo trattato con chirurgia conservativa guarisce riparando piuttosto che rigenerando. Infatti spesso l’interfaccia dento-parodontale è caratterizzata dalla formazione dell’epitelio giunzionale lungo, con una parziale mineralizzazione del difetto , nella sua porzione più apicale.
Numerosi fattori possono influenzare la guarigione. I fattori legati al paziente ed al sito sono simili ai fattori prognostici della chirurgia rigenerativa; sembra inoltre che il miglioramento delle tecniche chirurgiche ( abilità dell’operatore e sistemi ingrandenti ) abbia portato le chirurgie d’accesso ( che prevedono la conservazione tissutale completa dei tessuti ) a risultati sovrapponibili a quelli delle chirurgie rigenerative.
La metodica conservativa presenta numerosi vantaggi tra cui una levata sopravvivenza dell’elemento dentario un eccellente rapporto costo-beneficio ed una ridotta morbidità del paziente.
Per informazioni e iscrizioni ANDI Salerno: 089/795959 salerno@andi.it
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