Segreteria Culturale
La Segreteria culturale di ANDI Campania promuove e pianifica le attività di formazione e aggiornamento professionale delle singole sezioni provinciali.
L’organizzazione e il coordinamento di corsi ed eventi di carattere culturale rappresentano un obiettivo primario che rientra nel più ampio circuito delle attività di ANDI Nazionale e di ECM.
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ANDI Campania > Salerno
17 set 2011
Diagnosi in protesi fissa: aspetti clinici, chirurgici, implantari
Scarica brochure Quarta Corsia.pdf
Corso FAD ore 9.00 14.00 Sala Conferenze “O. Acquaviva” Sede ANDI Salerno
Per informazioni e iscrizioni ANDI Salerno: 089/795959 salerno@andi.it
Dott. Stefano Patroni
Si è laureato con lode in medicina e chirurgia presso l’università di Parma nel 1981 e ha poi conseguito la laurea in Medicina Dentale (L.M.D.: Licence in Médecine Dentaire) presso l’Université de Genève nel settembre del 1986.
Oggi insegna Implantologia e protesi supportata da impianti nei corsi di perfezionamento in implantologia presso le Università di Parma, e di Modena-Reggio Emilia. Dall’anno 2007 è inoltre professore a contratto di “Biomeccanica Protesica e Implantoprotesi” presso il corso di laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria presso l’Università degli studi di Parma. Tiene corsi privati di Protesi Fissa e Implantologia.
Dall’ Aprile 1989 è socio attivo dell’Accademia Italiana di Conservativa (A.I.C. ). È relatore a numerosi corsi e congressi di statura internazionale ed esercita la libera professione nella città di Piacenza.
Abstract
Progettazione e piano di trattamento protesico sono da considerarsi solo come punto di arrivo in un iter condotto attraverso diagnosi e fase di risanamento della bocca a livello di ciò che riguarda tutte le altre branche dell’odontoiatria.Vale a dire che prima di poter stilare un piano di lavoro protesico è obbligatorio aver eseguito tutte le eventuali cure necessarie di conservativa,endodonzia o parodontologia ,aver risanato i tessuti ed essere intervenuti,se necessario, con chirugia parodontale e,o implantare. Solo in un secondo momento,valutando l’esito di tutte le cure eseguite,si può stilare un programma protesico .
La finalizzazione protesica infatti è l’ultima tappa operativa che può e deve essere realizzata solo se gli altri trattamenti sono stati completati con successo.
Successivamente studio e verifica diagnostica ,in corso d’opera, vengono eseguiti tramite l’esame dei provvisorio,le loro eventuali modifiche,o individualizzazioni la loro funzionalizzazione per quello che riguarda sia l’ occlusione,la fonetica, la possibilità di mantenimento igienico che l’ estetica. Tutto ciò è fondamentale per poter progettare e realizzare il lavoro definitivo e far sì che il risultato sia predicibile, sulla base delle informazioni desunte insieme al paziente relative al restauro provvisorio .